Yangon, Myanmar
21 novembre 2015
Dalle 4:30 del mattino fino alle 8. Tanto basta per consumare l’atto unico di questa specialissima rappresentazione.
Un luogo dove la vita brulica, senza sosta, a tratti impietosa. Mestieri duri, che lasciano il segno: dita che non ci sono più, cicatrici profonde, schiene curvate per sempre.
Quello che alla fine resta a terra è carità preziosa, per altre vite difficili.